I dragaggi dei fondali, funzioni e peculiarità
I dragaggi dei fondali corrispondono ad attività di scavo subacqueo. Le operazioni di dragaggio non sarebbero possibili senza le draghe, il cui scopo è quello di rimuovere e trasportare sedimenti. Infatti, è proprio grazie a queste macchine escavatrici multifunzionali che si possono portare a termine le singole fasi – scavo, trasporto e riutilizzo – di un processo tanto complesso. Perché se prima non si asportano sabbia, ghiaia, detriti, è impossibile ricollocarli altrove, nella loro futura destinazione. È grazie ai dragaggi dei fondali, dunque, se porti, darsene e corsi d’acqua rimangono navigabili. L’attività di dragaggio supporta interi segmenti delle economie nazionali, e settori vitali come l’edilizia.
Una storia lunga.
I dragaggi dei fondali migliorano l’agibilità dei porti sin dai tempi antichi. Antiche civiltà mediterranee e del vicino Oriente, ricorrevano all’attività di dragaggio per dare un impulso all’economia e non solo. Vi sono studi recenti che evidenziano come escavazione e movimentazione dei fondali avvenisse molti secoli prima della nascita di Cristo. Da ciò si può comprendere come la sopravvivenza di intere popolazioni dipendesse dai dragaggi dei fondali portuali. La civiltà persiana, grazie soprattutto all’opera dei fratelli Banu Musa, sfruttò anche la conoscenza dei testi provenienti dall’antica Grecia per affinare le tecniche di dragaggio. I tre studiosi descrissero nei dettagli un macchinario in grado di recuperare e raccogliere oggetti dai fondali. Molti secoli dopo, Leonardo Da Vinci mise alla prova il suo ingegno e progettò un prototipo di draga. È alla fine dell’Ottocento che risale uno dei progetti più ambiziosi nella storia dell’ingegneria civile e non solo: la costruzione del canale di Panama. Senza i dragaggi dei fondali, quest’opera così vitale per il commercio mondiale non esisterebbe per come la conosciamo oggi.
Una, due, tante funzioni
Le draghe idrauliche o le chiatte aspiranti operano in grandi specchi d’acqua, in punti d’accesso strategici dove gli escavatori non riescono ad estrarre ghiaia, sabbia o altro materiale depositato. Esistono vari tipi di dragaggio, che si distinguono in base agli strumenti e alle finalità, per cui
- Il dragaggio meccanico utilizza pinze fisse e draghe a conchiglia per estrarre, smaltire, e raccogliere i sedimenti. Utilizzato vicino ai litorali, per facilitare movimentazione e deposito della sabbia a riva
- Il dragaggio idraulico funziona grazie a pompe centrifughe. Queste pompe rimuovono facilmente i sedimenti creando una miscela di liquami trasportabili. Questa tipologia di dragaggi dei fondali è vantaggiosa, specie in ottica di risparmi, riduzione dei costi e di emissioni, ottimizzazione dei trasporti
Si utilizzano chiatte e draghe per dragaggi dei fondali in ambienti marini e offshore, in progetti che richiedono tempo. Per lavori di manutenzione ordinaria, in porti e canali, è invece ampiamente diffuso il dragaggio idraulico, quest’ultimo meno adatto a dragare nuovi canali
Perché le attività di dragaggio sono importanti?
I dragaggi dei fondali portuali avvengono – o dovrebbero avvenire – periodicamente perché da loro dipende in gran parte la navigabilità delle acque. In altre parole, la loro sicurezza. Da un lato le imbarcazioni possono continuare a navigare a vele spiegate, dall’altro l’attività di dragaggio assicura un approdo sicuro. La necessità di procedere periodicamente ai lavori di escavazione consente dunque di
- Mantenere o incrementare la profondità delle acque, rendendo i porti navigabili e sicuri
I benefici
Tuttavia, non si possono ignorare altri benefici garantiti dai dragaggi dei fondali, come ad esempio
- Protezione dell’ecosistema, attraverso la rimozione di residui di materia organica potenzialmente dannosi perché in grado di contaminare l’acqua
- Attività di supporto mediante il riutilizzo dei sedimenti che possono essere impiegati per rafforzare, ricostruire, o addirittura creare ad hoc infrastrutture – come isole artificiali.
- Costituzione di una vera economia sostenibile, grazie al riutilizzo dei materiali, nel pieno rispetto dei principi dell’economia circolare.
Oltre la logistica
L’espansione dei commerci, l’aumento dei volumi delle merci trasportate su navi più grandi richiede un grande, enorme sforzo dal punto di vista infrastrutturale e logistico. Con un settore in crescita e un mercato aperto a nuove possibilità, i dragaggi dei fondali marini svolgono un ruolo che va ben oltre la logistica. Attività di dragaggio portate avanti nel rispetto delle norme di sicurezza professionale e ambientale, concorrono a
- Garantire la competitività dei porti in un contesto sempre più globale
- Combattere l’erosione del suolo, impedendo l’accumulo di contaminanti in forma solida
- Regolare il flusso dell’acqua, in modo da ridurre il rischio di inondazioni
Attenzione ai rischi
In caso di dragaggio dei fondali non adeguato, l’accumulo di fango impedisce la circolazione in sicurezza delle imbarcazioni nel canale d’accesso al porto, limitando oltretutto le attività mercantili dei pescherecci. La sedimentazione di sostanze come limo, sabbia e altre sostanze aumenta i rischi, con un incremento della precarietà che, dai fondali, investe un intero settore – quello ittico, marittimo – già esposto ad avversità e calamità difficilmente prevedibili.